Il caso del prestigiatore: non capire di aver capito. Di Valentina Silvestri
Ho scelto di parlare del caso di A.,che ho portato anche in una supervisione di gruppo , mossa da una frase che mi era stata rivolta dal ragazzo e che mi è risuonata dentro per molto tempo : “Sei la madre che vorrei!”. Una frase che, di solito, a chi fa il mio lavoro, ovvero l’educatrice in una Comunità per Minori, dovrebbe in qualche modo far piacere o comunque suscitare una reazione positiva ,ma che a me ha provocato confusione e incredulità, come se fosse stata del tutto inaspettata e, soprattutto, non assolutamente ricambiata.